Negli anni '30 del Novecento uno dei tanti bolognesi dallo spirito ingegnoso inventa un modello nuovo ed originale di bicicletta. L'ideatore era un ragioniere, Ernesto Pettazzoni, che gli diede il nome di 'Velocino'.
Ci ha incuriosito la geometria e la versatilità che avrebbe potuto avere una bici del genere, con una rivisitazione in chiave moderna. Nel progetto originale, nacque come bici da carico per trasporto di ogni genere ed aveva una misura delle ruote molto più grande del nostro attuale progetto; oggi Spike si presenta con una veste molto più snella e con utilizzo esclusivamente dedicato alla viabilità urbana.
Dopo numerose prove e continui perfezionamenti, abbiamo realizzato ciò che riesce a coniugare alla perfezione praticità e mobilità ecologica. Spike è scomponibile: è allestita con un manubrio a sgancio rapido da alloggiare sul telaio della bici tramite un supporto in nylon durante il trasporto, facilitato dalla maniglia in pelle allocata sul canotto sterzo.
Spike monta ruote di diametro di 20 pollici posteriore e di 10 pollici anteriore per poter avere soprattutto delle misure d’ingombro molto ridotte e mantenere al tempo stesso fluidità e scorrevolezza nella guida. Il cerchio della ruota anteriore è stato realizzato con una lavorazione CNC specifica per il diametro e la robustezza. Spike può montare due tipi di impianti frenanti, entrambi “Sturmey Archer”, a contropedale o a tamburo.